Parte Terza - Programmazione Educativo Didattica
La programmazione prevede:
- rispetto dei principi fondamentali
- la definizione degli obiettivi da raggiungere, coerenti con il curricolo nazionale
- definizione di obiettivi cognitivi e metacognitivi
- l’individuazione della metodologia da porre in essere per il conseguimento degli obiettivi
- la valutazione, intesa sia come controllo degli esiti formativi, che come rilevazione delle caratteristiche del servizio in relazione agli indicatori.
› Tutte le attività educative, didattiche e organizzative della Nostra Scuola sono improntate al rispetto dei seguenti principi fondamentali:
ACCOGLIENZA/ INTEGRAZIONE
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Ciascun alunno viene sostenuto ed agevolato nel primo approccio con l’ambiente scolastico e/o con i nuovi docenti |
UGUAGLIANZA
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Le regole che sono fatte rispettare nella scuola sono uguali per tutti |
OBBLIGO SCOLASTICO E PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE
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La Scuola verifica il rispetto dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza. Mette in atto interventi tesi a prevenire l’evasione e la dispersione scolastica |
PARTECIPAZIONE
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Istituzioni, personale, genitori ed alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del Piano dell’offerta formativa. Il POF è attuato attraverso il rispetto delle norme in vigore |
IMPARZIALITA’
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Tutte le attività sono condotte secondo criteri di obiettività e di equità |
TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE DEI DOCUMENTI
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I Docenti e la Segreteria, ognuno per le proprie competenze, garantiscono celerità e chiarezza delle procedure |
PRIVACY
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La Scuola garantisce applicazione rigorosa della normativa vigente per la protezione dei dati personali |
EFFICIENZA-EFFICACIA- ECONOMICITA’
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Le regole che disciplinano l’erogazione del servizio scolastico sono improntate all’insegna di tali criteri, espliciti e funzionali |
› definizione degli obiettivi da raggiungere, coerenti con il curricolo nazionale
Secondo le Indicazioni Nazionali:
“Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.”
le finalità della scuola secondaria di primo grado sono:
- acquisizione delle conoscenze e sviluppo delle abilità fondamentali;
- accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
- prevenzione dell’evasione dell’obbligo scolastico e contrasto della dispersione;
- valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno;
- miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.”
Lo studente è al centro della nostra azione didattico educativa e la scuola lo accompagna nel percorso di crescita promuovendo i seguenti valori:
› la conoscenza, la comunicazione, la riflessione (imparare ad apprendere);
› il benessere, con se stesso, con i compagni, con la comunità (imparare a vivere e a convivere);
› il successo scolastico e l’orientamento verso la scuola superiore (imparare a fare)
Per realizzare i traguardi previsti nella scuola dell'obbligo, si intende operare con gradualità attraverso alcune strategie concordate:
- Promuovere lo “Star bene a scuola”, educare all’ascolto, al dialogo, a valori positivi, alla condivisione di esperienze, problemi. Promuovere conoscenze e abilità partendo dai bisogni degli alunni e coinvolgendo le famiglie.
- Aiutare lo studente ad osservare la realtà esprimendo le proprie idee e rielaborandole anche attraverso le nuove tecnologie. Lo studente è sollecitato a trasformare in competenze le proprie abilità, comprese quelle digitali
- Riconoscere bisogni legati a situazioni di svantaggio socio-culturale e motivare tutti gli alunni attraverso percorsi basati sulle effettive capacità di ciascuno.
- Tutti hanno il diritto ad avere quelle cure educative grazie alle quali la diversità può non diventare disuguaglianza.
- Promuovere e facilitare il percorso di orientamento, cioè di conoscenza di sé, delle proprie abilità, dei propri desideri, dei propri limiti.
- Promuovere attività finalizzate alla formazione del ragazzo, in sintonia con i genitori e la famiglia. L’alunno viene guidato in un graduale percorso di maturazione, come persona e cittadino, pienamente consapevole delle proprie capacità e abilità.
- Promuovere l’acquisizione di competenze che possano aiutare l’alunno a diventare un futuro adulto
consapevole delle proprie capacità. Per questo compito la Scuola si avvale di attività e laboratori,
anche multimediali.
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